Il 31 gennaio 2018 è entrata in vigore la Legge 22 dicembre 2017, n. 219, contenente “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”. Tali norme sono volte a disciplinare il potere di auto determinazione di ogni persona, nel momento in cui dovrà scegliere se sottoporsi o meno a trattamenti sanitari.
Viene quindi posta la massima attenzione sul rapporto medico – paziente, con obbligo di informativa a carico del professionista, che dovrà comunicare in maniera del tutto trasparente con il proprio paziente (ovvero con i familiari dello stesso – compreso l’unito civile), se previamente autorizzato.
Il paziente avrà diritto di decidere per sé stesso, se e come affrontare la malattia e soprattutto se autorizzare le cure ovvero rifiutarle senza alcuna conseguenza, a titolo di responsabilità, di natura sia civile che penale.
Il consenso andrà raccolto per iscritto – ovvero tramite videoregistrazioni in casi particolari – ed annotato nella cartella clinica; la decisione assunta potrà essere revocata e/o modificata in ogni momento. Il paziente potrà decidere se interrompere le cure ovvero se proseguirle ed anche se autorizzare trattamenti sanitari quali la nutrizione artificiale.
Sul punto, si evidenzia una recente Pronuncia della I Sezione della Corte di Cassazione, Nr.12998 del 15.05.2019 a mezzo della quale, i Giudici (analizzati gli articoli 408 e 410 c.p.c. in rapporto ai diritti costituzionalmente garantiti – art.32 Cost.- nonché alla disciplina del c.d. Consenso informato qui trattata), confermano il diritto della persona – in presenza di gravi motivi – di nominare per il futuro un amministratore di sostegno che possa esprimere le volontà del beneficiato rispetto al trattamento ed alle cure, nel momento in cui lo stesso, a causa dell’aggravarsi del proprio stato di salute, non sarà in grado di farlo.
Lo Studio Legale Paganini – Cardaci si è recentemente occupato della redazione delle disposizioni anticipate di fine vite (c.d. testamento biologico) con la convinzione che possano essere uno strumento di tutela del diritto alla dignità, alle cure, all’autodeterminazione ed alla vita umana.
Avv. Francesca Massaro
Studio Legale Paganini – Cardaci